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Mario Papadia
Pubblicato05 Febbraio 2019
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NUOVO RINASCIMENTO CERCASI

M5S e voto su Salvini: le opportunità per crescere nella competenza politica

Se non temessi di essere frainteso, direi che questa vicenda se in Senato votare pro o contro il benestare ad un processo a Salvini, è una grande opportunità per i M5S di crescere nella pratica dell'elaborazione politica.

È uno dei vantaggi della realtà, quello di rendere tridimensionali le affermazioni ideali. Intendo dire che dà loro sostanza, ne fa emergere le implicazioni e la complessità sottesa.

 

Rispondere ai quesiti complessi che l'azione pratica impone, richiede l'esercizio di competenze che non sempre si hanno, ma per questo non si è necessariamente destinati a fallire. Purché si decida di guardare ad eventi non previsti, caotici, come questo del votare in Senato se lasciar andare a processo il ministro Salvini, come situazione da affrontare con una prospettiva di riprogrammazione.

 

Sarebbe fuorviante per i M5S accettare la vicenda nei termini "coerenza o incoerenza" a cui sono sollecitati dall'opinione pubblica. In questo caso rimarrebbero imprigionati, – come in parte già avviene, –  nel metodo dilemmatico. La realtà complessa, invece, ha spesso un alto esponente di eventualità caotiche e quindi aumentano le probabilità di fallire.

Invece è l'opportunità che hanno di rendere più articolati i loro strumenti teorici e pratici di elaborazione politica, l'aspetto assai positivo di questa grana. Non basta la via di fuga del "è un atto di tutto il governo, e quindi vogliamo mandare a processo tutto un governo?" oppure focalizzarsi sul rischio della tenuta del governo.

 

Sarebbe interessante riflettere, per esempio, sulla riduzione del concetto di agire politico al binomio onestà/popolo-sovrano, e cogliere l'occasione di questa vicenda per elaborare una visione più profonda a servizio anche del popolo, mettendosi nella prospettiva che nella società complessa ogni scelta importante dà soluzioni e nello stesso tempo apre nuovi nodi di complessità, che si possono scoprire solo se si sono sviluppati strumenti di elaborazione a lungo termine.

 

Se, per esempio, il dibattito partisse da questa affermazione: "votare sì e votare no sono ambedue corretti e leciti" o anche dall'affermazione opposta: "votare sì e votare no è comunque sbagliato": quali le conseguenze a lungo termine dell'uno e dell'altro?

Sta qui, nell'elaborazione complessa del reale, il grande e impareggiabile contributo evolutivo dell'agire politico.      

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